– sabato 17 settembre 2011,Postato in: Cultura
“Io ci sto”: è l’appello lanciato per Museum da Renato Carpentieri, Lello Serao per Libera Scena Ensemble, da attori, attrici, scenografi, costumisti, spettatori, municipalità, associazioni e fondazioni culturali. Musuem ce l’ha fatta dunque a realizzare la XIII edizione, anche se in forma ridotta. Dal 15 settembre al 9 ottobre, il luogo per eccellenza è la Certosa del Museo di San Martino a Napoli, con due pièce esterne il 13 e 14 ottobre, in collaborazione con la Fondazione Gens onlus, nel Museo di Fisica e nel Real Museo Mineralogico dell’Università di Napoli “Federico II”. Il 23 ottobre si sposta nelle sale dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli. Tredici attori diretti da Carpentieri e Serao, tre sale della Certosa per quattro spettacoli con nuove drammaturgie ispirate ai capolavori della letteratura, in scena tutti i giorni – esclusi i mercoledì – e divisi su due turni, alle 10.30 e alle 12.00. E con le installazioni degli allievi del corso di scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli guidati dal professore Tonino Di Ronza, e la creatività e l’originalità dei costumi di Annamaria Morelli che, anche quest’anno, non si risparmia contribuendo all’autofinanziamento della prestigiosa rassegna. Nella sala Silvia Ruotolo della V municipalità, il presidente Mario Coppeto accoglie “Museum”. “Non era mai accaduto eppure la Certosa di San Martino, è qui a due passi – ha dichiarato – e la municipalità ha voluto esprimere il sostegno alla XIII edizione che, in qualunque altra parte, sarebbe un faro artistico di straordinaria importanza”.
Partner del progetto è Donatella Tramontano, presidente della Fondazione Gens onlus che studia il rapporto tra malattie cardiovascolari e l’aspetto molecolare nell’interazione con l’ambiente. “Apparentemente uno strano connubio – spiega – ma è dimostrato che la cultura fa bene alla salute. Per questa ragione sosteniamo Museum” Restano le difficoltà che, in maniera piuttosto cruda, sono state evidenziate da Lello Serao, produttore esecutivo di Museum. “Vanno dall’errore formale commesso dalla Soprintendenza ai beni cultuali – ha dichiarato – ai ritardi burocratici dei bandi regionali scaduti a luglio”. E per evitare che Museum saltasse questa edizione, è stata avviata dagli organizzatori una campagna di sottoscrizione nel segno di “Io ci sto.” La Soprintendenza ai beni culturali ha offerto le belle sale del Museo, la storica sartoria Canzanelli ha creato i costumi in modo gratuito. Una metà del ricavato delle opere dei diversi artisti che Simona Perchiazzi metterà disposizione, con il suo progetto ArteXArte, attraverso la vendita all’asta. “Noi non siamo più in grado di resistere nella struttura del Teatro Area Nord di Piscinola, eppure – ha continuato Serao – è di proprietà del Comune di Napoli e vogliamo sapere quale strategia intende portare avanti per il prossimo futuro. Per non parlare della Regione Campania che non paga dal 2009, né sblocca i fondi del 2010.” La direttrice dell’Accademia alle Belle Arti, Giovanna Cassese, ha sottolineato “il ruolo importante dell’unica scuola di scenografia di rilievo a livello meridionale.” Mentre Renato Carpentieri ha ripercorso l’idea di Museum e le sollecitazioni che hanno portato al progetto. “Dal contributo del mitico Julian Beck del Living Theatre a Wajda con l’Uomo di marmo all’amico poeta, al desiderio di mettere insieme argomenti e libri che avevo a casa e che volevo far conoscere agli altri. “Noi siamo eroi nel continuare Museum – ha concluso – ma siamo anche molto cocciuti”. E dunque porte spalancate alla Certosa di San Martino con “La sala dei guardiani”, liberamente tratto da Friedrich Dürrenmatt, drammaturgia e regia di Renato Carpentieri, con gli attori Orlando Cinque, Antonio Conforti e Valeria Luchetti. Nel Chiostrino delle Donne, lo spettacolo “La sala dei cinque mariti” tratto da La donna di Bath di Geoffrey Chaucer, scritto da Amedeo Messina per Nunzia Schiano con la direzione di Lello Serao. Poi sarà la volta della “Sala degli incantatori”, un omaggio a Miguel de Cervantes Saavedra, drammaturgia di Giuliano Longone e Lello Serao, che firma la regia, con Paolo Cresta, Ciro D’Errico, Antonio Franco, Nicola Laieta, Niko Mucci, Alessia Sirano e Margherita Vicario nel Cortile della Statua. Nella “Sala della ripetibilità irripetibile”, ispirato al romanzo di Danilo Kiš L’enciclopedia dei morti, scritto da Renato Carpentieri e Massimo Staich con lo stesso Carpentieri e Andrea Avagliano alle tastiere. Non ci resta che sostenere Museum e, per questa XIII edizione, aumentate il passaparola!